Cookie Consent by Free Privacy Policy website Presentati i dati aggiornati dell'Industria Nautica da Diporto Italiana
settembre 23, 2022 - Confindustria Nautica

Presentati i dati aggiornati dell'Industria Nautica da Diporto Italiana

+31,1% L'INCREMENTO DEL FATTURATO PER UN VALORE DI 6,1 MILIARDI DI EURO

L'EXPORT TOCCA IL MASSIMO STORICO DI 3,37 MILIARDI DI EURO

+9,7% LA CRESCITA DEGLI ADDETTI COMPLESSIVI

Presentata quest'oggi al 62°Salone Nautico Internazionale di #genova, nell'ambito della conferenza Boating Economic Forecast, la nuova edizione di Nautica in Cifre - LOG, l'annuario statistico realizzato dall'Ufficio Studi di #confindustrianautica in partnership con Fondazione Edison, che si fregia del patrocinio dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.

L'appuntamento è stato aperto dai saluti di Andrea Razeto, Vice Presidente #confindustrianautica, di Carlo Maria Ferro, Presidente di ICE Agenzia e Andrea Benveduti, Assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria.

Dalla presentazione emerge come il 2021 per l'industria italiana della #nautica si sia rivelato l'anno con il migliore incremento di fatturato di sempre e come l'anno nautico appena concluso abbia assicurato solide prospettive anche per il 2022, consolidando una crescita strutturale.

Considerando gli scenari economico-politici che stiamo attraversando – con forti criticità sul fronte dell'approvvigionamento delle componenti, imprevedibili fluttuazioni dei prezzi e della disponibilità delle materie prime e una sempre più evidente scarsità di manodopera specializzata – si tratta di un risultato eccezionale per le nostre imprese.

I numeri sono chiari: il fatturato globale del settore è passato da 4,6 miliardi del 2020 a ben 6,1 miliardi del 2021. L'incremento registrato rispetto all'anno precedente è stato del +31,1%: un dato straordinario che consente non solo di compensare il lieve calo registrato nel 2020, ma di portare il fatturato del settore a livelli pressoché analoghi a quelli del biennio record del 2007-2008.

Fra i fattori determinanti che hanno alimentato la crescita si deve annoverare l'exploit delle esportazioni della produzione cantieristica nautica, che nell'anno scorrevole terminato a marzo 2022 hanno toccato il massimo storico di 3,37 miliardi di euro, con gli USA primo mercato in assoluto per i nostri cantieri (485 milioni di euro, pari a una quota del 16,4%). Altri fattori determinanti sono i portafogli ordini dei cantieri italiani di yacht e superyacht, che per molti operatori coprono addirittura il prossimo triennio, e l'ottima performance dei comparti dell'accessoristica #nautica e dei motori marini.

Carlo Maria Ferro, Presidente Agenzia ICE ha dichiarato: "La #nautica italiana è molto apprezzata all'estero per la capacità di mettere a fattore comune l'eccellenza del made in Italy nella meccanica, nella tecnologia, nel design, nel mobile arredo, nella componentistica. Tutto questo risponde alla domanda del perché i numeri del settore siano così positivi: perché quando riparte la domanda le persone acquistano il prodotto migliore. I dati dell'export lo confermano: nel 2020 le esportazioni sono cresciute nonostante tutto, nel 2021 è aumentato del 34% e, nei primi sei mesi del 2022 cresce di un altro 72%. Siamo soddisfatti dell'export italiano e siamo molto soddisfatti dell'export della #nautica da diporto".

"La #nautica da diporto, grazie all'impegno quotidiano dei nostri appassionati imprenditori, si consolida pertanto come un fiore all'occhiello del Made in Italy e una vera eccellenza a livello globale – ha dichiarato Stefano Pagani Isnardi, Responsabile Ufficio Studi di #confindustrianautica -. In #confindustrianautica lavoriamo di conseguenza per dare impulso al suo sviluppo e per affermare il suo successo nel mondo".

Gli addetti complessivi sono saliti a 26.350 rafforzando ulteriormente il trend occupazionale positivo (+9,7% rispetto al precedente anno) che ha caratterizzato trasversalmente tutti i comparti del settore, con una particolare incidenza nella costruzione di nuove unità (+14,7%) in cui sono impiegati quasi la metà degli addetti complessivi del settore (14.710).

Il contributo del settore della #nautica al PIL nazionale è stato superiore ai 5,1 miliardi di euro nel 2021, in forte aumento (+31,4%) rispetto al dato 2020. Anche il peso del contributo della #nautica al PIL in rapporto al PIL nazionale è cresciuto, passando dal 2,37‰ del 2020 al 2,89‰ nel 2021, a testimonianza della fase espansiva del settore.

Come evidenziato dal prof. #marcofortis, Direttore e Vicepresidente di Fondazione Edison, le "Imbarcazioni da diporto e sportive" rientrano inoltre tra i settori che dall'inizio del nuovo millennio hanno registrato le maggiori crescite dell'export: considerando unicamente i settori manifatturieri più rilevanti per la bilancia commerciale italiana, vale a dire quelli che presentano nel 2021 un surplus commerciale superiore a 2 miliardi di euro, il comparto delle "Imbarcazioni da diporto e sportive" si posiziona infatti al decimo posto per crescita dell'export; in particolare, le esportazioni del settore sono passate dagli 850 milioni di euro nel 2000 ai 3 miliardi del 2021, registrando una crescita pari a 2,1 miliardi in valore assoluto e al 247,6% in termini percentuali.

Le esportazioni complessive di "Imbarcazioni da diporto e sportive" nel 2021 hanno evidenziato una notevole resilienza del settore rispetto agli effetti economici negativi innescati dalla pandemia globale di Covid-19 e sono risultate pari a oltre 2,9 miliardi di euro, in aumento del 40,4% rispetto al dato 2020. I Paesi extra europei si confermano la principale destinazione delle vendite italiane oltreconfine: l'export diretto sui mercati extra UE è stato infatti pari a 2,2 miliardi di euro, corrispondente al 74,6% dell'export italiano nel settore (a fronte del 64,3% nel 2020), mentre quello diretto verso i 27 Paesi UE ammonta a 750,4 milioni di euro, pari al 25,4% (35,7% nel 2020).

Infine, la nuova edizione di LOG riporta i dati relativi ai principali poli produttivi territoriali della #nautica italiana: al primo posto della classifica, stilata per valore del fatturato, troviamo il "polo produttivo dell'Alto Mediterraneo" (province di #genova, La Spezia, Massa-Carrara, Lucca, Pisa e Livorno), che eccelle sugli altri 4 poli territoriali per tutte le grandezze considerate. In questo distretto si trova il 36,7% degli addetti del settore e ben il 54,4% del fatturato. Segue il "polo produttivo adriatico" (province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Pesaro-Urbino e Ancona), con il 12,3% delle imprese totali del settore e un fatturato pari al 23,3% del fatturato complessivo del settore. La Lombardia rappresenta l'11,8% degli addetti nazionali del settore e il 9,6% del fatturato totale.

"Il settore della #nautica da diporto italiana – ha concluso Fortis - accomuna in sé tutte le caratteristiche di impresa in senso moderno. Abbiamo cioè un mix perfetto di tecnologia, design, arredi, componenti; le produzioni sono realizzate da imprese medio grandi che sono leader nel loro comprato, organizzate in distretti. Tutte caratteristiche tipiche del made in Italy".

Nell'ambito della #conferenza è stata presentata l'anteprima dei dati di filiera "Geografie della filiera #nautica italiana", la pubblicazione commissionata a Fondazione Symbola dalla rete d'imprese Mare Nostrum Network (composta da #confindustrianautica e dalle società di servizi di Confindustria #genova, Confindustria Toscana e Confindustria Ancona) che sarà presentata a fine anno in un evento dedicato.

"Il sistema nautico rappresenta uno dei segmenti più dinamici dell'economia – ha dichiarato Domenico Sturabotti, direttore della Fondazione Symbola – oltre che un riferimento mondiale nella produzione di yacht e imbarcazioni da diporto. Una leadership costruita anche grazie ad una rete produttiva di prim'ordine, distribuita sul territorio nazionale che opera a monte e a valle della filiera. Nel biennio 2019-2021, come emerge nel Rapporto realizzato da Fondazione Symbola, le imprese del sistema nautico hanno incrementato il valore aggiunto a prezzi correnti del +7,8% (con segmenti come la cantieristica che hanno visto un incremento del +27,9%) contro un -1,3% del totale dell'economia e -0,2% del made in Italy, le cosiddette "4A" dell'Alimentare, dell'Abbigliamento, dell'Arredo e dell'Automazione. Anche l'occupazione ha fatto registrare risultati positivi, testimoniati da una crescita per il complesso della filiera del +3,2% (+10,3% per la produzione cantieristica). Dietro questi risultati la capacità di fare sistema sia a livello nazionale e che territoriale e il forte investimento in qualità, competenza, innovazione e sostenibilità".

Molto interessanti, inoltre, i dati relativi ai moltiplicatori della filiera della #nautica da diporto – 9,2 per l'occupazione e 7, 5 per quanto riguarda il valore aggiunto – che sono i più elevati tra le economie del mare.

In occasione della #conferenza, Andrea Benveduti, Assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria ha ricordato come "La Blue Economy è un pilastro strategico per la nostra regione. Occasioni come questa sono una vetrina, non soltanto per il mondo della #nautica, ma un'opportunità per l'intero sviluppo economico regionale di mettere in mostra la ricchezza del nostro territorio. Questa 62esima edizione mostra numeri in crescita, che ci riportano al periodo pre-Covid e che sono di buon auspicio in vista dei prossimi anni, quando, a Waterfront di Levante concluso, potremmo ancor più toccare con mano le opportunità di sviluppo che saprà offrire questo settore".

È possibile scaricare la nuova edizione di "Nautica in Cifre" al seguente link: Homepage - La #nautica In Cifre

Genova, 22 settembre 2022

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