Cookie Consent by Free Privacy Policy website Nykita by H2Boat, la barca che funziona a idrogeno con l’Energy Pack di H2Boat, guest star di The Ocean Race Europe a Genova
giugno 11, 2021 - H2boat

Nykita by H2Boat, la barca che funziona a idrogeno con l’Energy Pack di H2Boat, guest star di The Ocean Race Europe a Genova

H2Boat, l’innovativo sistema di produzione d’energia dall’idrogeno, specifico per le barche, sarà visibile a bordo di Nykita by #h2boat, natante a vela di 24 piedi, ormeggiato a Genova, Marina di Porto Antico, dal 16 al 20 giugno, area Calata Falcone e Borsellino, in prossimità della pista del ghiaccio.

Con gli Energy Pack di #h2boat gli yacht funzionano a idrogeno

La start-up nata all’Università di Genova ha realizzato un sistema che produce, conserva e poi utilizza l’idrogeno per avere l’elettricità con cui navigare e tenere attivi i sistemi di bordo. Unici scarti: ossigeno e acqua.

Cinque giorni di eventi dedicati al mare, alla vela e all'ambiente, a Genova dal 16 al 20 giugno, durante un evento di portata internazionale, The Ocean Race Europe, che sarà il prologo della prestigiosa The Ocean Race, regata che nel 2023 avrà il suo “Grand Finale” nel capoluogo ligure. Quale migliore palcoscenico per #h2boat e la sua tecnologia? Una tecnologia in grado di sovvertire la #nautica così come la conosciamo perché produce, conserva e poi utilizza l’idrogeno per avere l’elettricità con cui navigare e tenere attivi i sistemi di bordo, senza emettere gas nocivi. Gli unici scarti del suo Energy Pack sono l’ossigeno e l’acqua.

#h2boat è una start-up innovativa, nata da uno spin-off dell’Università di Genova, che fonda la propria attività sulla ricerca e sullo sviluppo di sistemi energetici basati sull’utilizzo dell’idrogeno. Dieci sono i soci della compagine: quattro professori dell'Università, alla guida del progetto scientifico; cinque ingegneri, soci lavoratori; e il socio sovventore: Coopfond.

L’idrogeno è l’elemento più semplice e abbondante nell’universo. Come fonte energetica lo si cita da anni. Si utilizza nelle fuel cell, dove l’energia chimica è convertita in energia elettrica, tramite un processo molto efficiente in cui l’idrogeno è combinato con l’ossigeno per formare acqua ed energia. Se le altre energie rinnovabili sono sempre più diffuse, l’uso dell’idrogeno è stato finora poco più che sperimentale. A frenare l’interesse è stata la sua condizione naturale: si trova solo legato ad altri elementi. Va quindi ricavato. Oggi principalmente da idrocarburi e da combustibili fossili, attraverso processi chimici che producono grosse quantità di CO e CO2.

L’Energy Pack di #h2boat è invece un sistema che utilizza l’idrogeno contenuto nell’acqua.

Lo ottiene direttamente in barca tramite elettrolisi: con l'elettricità si scinde la molecola d’acqua H2O in un atomo di ossigeno e due di #idrogeno. L’energia per l’elettrolizzatore arriva da fonti rinnovabili: sostanzialmente sole e vento, che in mare difficilmente mancano. Nelle barche a vela si può ricorrere anche all’energia idrocinetica (prodotta dal trascinamento dell’elica durante la navigazione).

L’ossigeno è liberato mentre l’idrogeno è stoccato a bassa pressione (dai 7 ai 10 bar), all’interno di uno speciale serbatoio ripieno di idruri metallici: una polvere metallica che, come una spugna, assorbe gli atomi di idrogeno. Quando serve corrente elettrica, l’idrogeno è inviato in una cella a combustibile dove reagisce con l’ossigeno dell’aria per dare energia e acqua (che viene rimessa nel contenitore di acqua demineralizzata su cui si effettua l’elettrolisi).

L’Energy Pack è già pronto in cinque formati da 1 a 60 kW e installabile a bordo. È realizzato tramite tecnologie esistenti e collaudate, integrate in un unico apparato. Nulla di futuribile, ma tecnologia allo stato dell’arte utilizzata in un sistema già oggi applicabile su scala, nello specifico marinizzato, che può trovare però applicazione in tanti altri ambiti. Compreso quello terrestre. Per esempio una “comunità energetica” in cui un gruppo di case o di condomini produce il proprio #idrogeno tramite elettrolizzatore alimentato da pannelli fotovoltaici (o qualsiasi altra fonte rinnovabile, come quella eolica) e poi lo stocca in un unico contenitore di idruri metallici fino al momento di utilizzarlo per produrre corrente quando il sole non c’è, per esempio.

Con il sistema Energy Pack di #h2boat è l’idrogeno a essere conservato a bordo e non l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili: per farlo servono grandi quantità di batterie. Oltre a essere, ingombranti, pesanti, con vita breve e in grado di accumulare una bassa quantità di energia sono assolutamente nemiche dell’ambiente per quanto riguarda la loro produzione e il loro smaltimento a fine vita.

I plus dell’Energy Pack: la compattezza complessiva del sistema di produzione dell’idrogeno; e il suo sistema di stoccaggio esclusivo. Nel caso di una barca a vela le bombole degli idruri sono allocate nel bulbo dello scafo ovvero dove serve peso per compensare lo sbandamento causato dal vento.

La dimostrazione pratica della funzionalità del sistema e di come sia possibile avere già oggi l’energia elettrica a impatto zero che sogniamo per il futuro la dà Nykita by #h2boat, Phoenix 24 lunga sette metri, la barca laboratorio di #h2boat, che sarà ormeggiata alla banchina.