Cookie Consent by Free Privacy Policy website SUZUKI LIGHTWEIGHT SPORTS DF40A, DF60AV, DF70A, DF80A e DF90A motori fuoribordo per tutti
gennaio 28, 2015 - Suzuki Marine

SUZUKI LIGHTWEIGHT SPORTS DF40A, DF60AV, DF70A, DF80A e DF90A motori fuoribordo per tutti

Suzuki Marine propone, per la fascia delle potenze intermedie, una gamma di fuoribordo molto ben articolata, dedicata a una clientela eterogenea, che può avere esigenze diversissime e utilizzare i motori con barche o gommoni di qualsiasi tipo e nelle situazioni più disparate: i modelli DF40A, DF60A, DF60AV, DF70A, DF80A e DF90A.

Sia i diportisti, sia i professionisti della pesca, possono scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze, partendo dal DF40A, il “senza patente” il brillante e da sempre il re delle vendite, per arrivare fino al grintoso DF90A dal rapporto peso potenza estremamente favorevole e per questo in grado di regalare emozioni sportive anche al possessore del natante di medie dimensioni.

Tornando al DF40A, con i suoi tre cilindri in linea, quattro valvole per cilindro, l’iniezione elettronica multi-point sequenziale e il sistema Lean Burn, è un fuoribordo estremamente efficiente a tutti i regimi. Ogni suo componente è stato progettato per ridurre al minimo tutte le resistenze meccaniche: nello specifico una pompa dell’olio svolge questo compito riducendo gli attriti interni di tutti gli organi in movimento, impiegando così meno energia e una riduzione della perdita meccanica, a vantaggio delle prestazioni e del minor consumo di carburante. Ma è anche un fuoribordo semplice da gestire sia nell’uso in mare, sia in termini di manutenzione.

I DF90A e i “fratelli minori” DF80A e DF70A, declinati dall’unità termica del 90 HP, portano in dote tutta una serie di caratteristiche tecniche che ben rappresentano il livello tecnologico raggiunto dalla gamma Suzuki: il Lean Burn Control System, sistema a combustione magra messo a punto da Suzuki, che taglia consumi e emissioni nocive del motore; il sistema di distribuzione, con quattro valvole per ciascuno dei quattro cilindri e doppio albero a camme in testa; fino l’adozione di un albero motore disassato, soluzione studiata per il massimo contenimento degli ingombri. 

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare